Rimasto nel nord della penisola per lavoro, avevo in principio in programma un giro sulle Alpi ma le avverse condizioni meteo che le previsioni mi prospettavano mi hanno fatto desistere e cambiare i miei piani. Trovato un bell'alberghetto (se può interessare a qualcuno l'albero è: Albergo Ristorante Sciatori consigliato sia per la cortesia del personale che per la bontà e ricercatezza dei piatti) situato a Sant'Annapelago decido che la tappa dell'escursione del giorno seguente sarà il monte Cimone, la vetta più alta dell'Emilia-Romagna con i suoi 2.165 m s.l.m.. Spulciano su W.L. mi salta all'occhio una bella traccia che dal Lago di Ninfa percorre l'intero perimetro dei laghi e sale fin sulla vetta scendendo poi dal versante opposto.
L'attacco del sentiero dista poco più di una quarantina di minuti di macchina dalla località ove ho deciso di pernottare quindi se cercate qualcosa di estremamente più vicino il mio consiglio è di trovare un albergo nel vicino borgo di Sestola, molto carino a dire il vero, a meno di 15 minuti dall'attacco del sentiero. Raggiunto il punto di attacco nei pressi del lago di Ninfa si lascia la macchina nel comodo parcheggio gratuito e si procede sul sentiero che costeggia il lago e che porta al Passo de Lupo. Si procede poi per la sterrata che porta in località Lamaccione
Successivamente si procede sul sentiero Cai 477 che in breve porta fin sopra al piano Cavallaro da qui per arrivare in vetta vi sono diverse opziono: il sentiero 441 (direttissima che porta in breve tempo fino alla cima oppure il sentiero 449 più lungo ma con una salita più dolce.
Una volta in vetta si raggiunge la cappella della Madonna delle Nevi (venerata con processione ogni 5 di agosto) e le numerose istallazioni artistiche poste sulla sommità; ma quello che veramente colpisce sono la serie di innumerevoli paesaggi spettacolari che spaziano verso l'infinito!
Dopo essermi goduto una rinfrancante sosta sul M. Cimone aver consumato il pranzo ho iniziato la discesa dal versante opposto seguendo un percorso in gran parte fuori sentiero ma che mi ha permesso di visitare il lago di Terzo e il lago Silvetro vicino a quest'ultimo mi sono concesso una pausa di un'oretta grazie alla fedele amaca ultralight... da qui poi seguendo un sentiero che si addentra in un bellissimo bosco di pini sono ritornato al punto di partenza.
Consigli e considerazioni:
Escursione piacevole non impegnativa se non per la lunghezza del percorso. Consigliati 3L di acqua in estate.