Avete presente il detto quello che non vi uccide vi fortifica ?? Bene questa è una di quelle escursioni che vi rende più forti o........
Rimasto al Nord Italia per lavoro ho approfittato della cosa per rivedere un vecchio compagno di escursioni fin dai tempi dell'università il buon Sergio (sopranominato Baffo). Alla ricerca di qualcosa di bello da vedere, seguendo anche i consigli di conoscenti, optiamo per questo percorso i cui unici ammonimenti riguardavano la presenza di passaggi esposti e la pericolosità dell'erba.....
Descrizione:
Si supera con la macchina il paesino di Roncobello (BG) e poco più avanti ci si ferma alla colonnina per il pagamento della sosta giornaliera (2E). Ripresa la strada si procede per qualche chilometro fino ad arrivare al parcheggio punto di partenza dell'escursione. Carichi di adrenalina ci prepariamo di tutto punto invogliati da una location che già si preannuncia spettacolare e via con la prima foto di rito alla partenza!
Prendiamo il sentiero 215 che dal parcheggio porta, attraverso il Passo di Mezzo, fino ai Laghi Gemelli. La prima parte dell'escursione si rivela estremamente piacevole, certo sufficientemente faticosa ma su sentiero agevole, ben segnato e con una discreta quantità di escursionisti a tenerci compagnia. Tutt'intorno le Alpi Orobie ci hanno regalato innumerevoli spunti per fotografie fantastiche!
Arrivati al passo Passo di Mezzo siamo stati accolti da un simpatico quanto invadente comitato di benvenuto di cui lascio una foto a testimonianza
Da questo momento in poi l'escursione cambia rapidamente, mentre gli altri escursionisti proseguono per il sentiero verso i laghi, noi deviamo a sinistra uscendo completamente fuori sentiero guidati solamente dalle due tracce scaricate il giorno prima. Passano pochi minuti e la pendenza un tempo gradevole comincia ad assumere connotazioni inquietanti....
Ed è in questo momento che capiamo l'ammonizione sulla pericolosità dell'erba, il percorso privo di appigli comincia a salire costeggiato da due costoni di roccia lisci, l'avanzata viene resa difficile oltre che dalla mancanza di punti di riferimento anche dalla scivolosità dell'amena entità erbacea che risulta avere anche la capacità di pungere..... a rendere il tutto più divertente le due tracce in nostro possesso non rimarcavano una via univoca bensì si intrecciavano un numero infinito di volte, alla fine snervati dalla cosa abbiamo deciso di passare nel mezzo delle due tracce. A metà salita la sosta era d'obbligo anche perchè il panorama compensava ampiamente la fatica fatta fin li.....
Stanchi ma felici raggiungiamo la cima del M. Spondone e cominciamo con le rituali foto "di vetta"
Quello che non sapevamo è che il difficile dell'escursione doveva ancora arrivare.....dopo esserci rifocillati aver scattato qualche foto decidiamo quindi di rimetterci in viaggio con la speranza che la discesa dall'altro versante fosse più agevole....come potete facilmente intuire era una vana speranza. Scopriamo che per scendere bisogna prima raggiungere un'anticima e che l'unico percorso per arrivarvi passa per una cresta larga non più di una quarantina di centimetri con lo strapiombo da ambe due i lati piena di rocce appuntite a renderci la cosa il meno agevole possibile. La fortuna ha voluto che nessuno dei due soffrisse di vertigini quindi procediamo con la massima cautela sul filo di rocce che ci porta alla vetta successiva....
Superato anche questo ostacolo, devo dire con poca modestia alquanto bene per la nostra preparazione, tiriamo un sospiro di sollievo che però dura ben poco.... il sentiero che porta ai piedi del M. Tonale non è altro che una serie di traversi con lo spazio giusto per metterci un piede alla volta, ma in qualche modo bisogna pur scendere.....ci facciamo coraggio e procediamo lungo la parete rocciosa con non poche perplessità......
Raggiungiamo quindi i piedi del M. Tonale e attraverso una stretto sentiero segnato da pallini rossi (non credo li dimenticheremo presto) ci portiamo a ridosso del passo del Tonale. Da qui in poi l'escursione riacquista una parvenza di sentiero non sempre ben segnato ma che ameno di permette di procedere senza grandi patemi d'animo. Dopo un'ora raggiugiamo il rifugio L. Gemelli ma purtroppo si è fatto troppo tardi per fermarci ad assaggiare la carne che stavano arrostendo e dovendo uscire a cena decidiamo di proseguire il più velocemente possibile verso la macchina. Rimane il rammarico di non aver goduto a pieno degli scenari lungo il tragitto del ritorno ma qualche foto siamo riusciti lo stesso a farla....
Ed in chiusura l'immancabile scatto di fine escursione che ben fa intuire le difficoltà superate!
Conclusioni: Escursione non adatta a tutti, oltre che a una buona preparazione fisica bisogna avere passo fermo e non soffrire di vertigini, attenzione ai passaggi esposti non certo alla portata di tutti. Fantastici i paesaggi che si incontrano
Suggerimenti: Bisogna portare l'intero ammontare di acqua per la giornata quindi si consigliano almeno 3L di acqua. Caldamente consigliato l'uso del Gps essendo un'escursione "fuori sentiero".